Palermo: l’apertura straordinaria degli uffici comunali

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Accelera la produttività dell’ufficio Anagrafe di Palermo rimasta intrappolata nella maglia del Covid e degli appuntamenti cadenzati con il pubblico. In cima spicca l’Ufficio centrale di viale Lazio, che dalla mattina al pomeriggio, compreso quello in apertura straordinaria, ha lavorato in due settimane di piano smalti-file oltre 700 pratiche di rilascio di carte d’identità.

A seguire, ci sono le postazioni decentrate di Borgonuovo con oltre 400pratiche lavorate e Brancaccio che ne ha esitate oltre 300. Tutti gli altri sportelli, dieci in totale, seguono in coda con la media di circa 200 pratiche lavorate. Il bilancio dei primi 15 giorni di aperture pomeridiane straordinarie, dunque, fa ben sperare: se si mantiene il trend, a fine anno non dovrebbero restare residui del sistema delle prenotazioni, reso obbligatorio dalla pandemia. Dal 9 gennaio, poi, si passa al turno fisico.

Si abbassa già la soglia di utenti prenotati a tempo indeterminato per ottenere il documento di riconoscimento: a fine ottobre erano 9.200: un esercito infuriato che, dopo la velocizzazione del Comune, ora sembra avere deposto le armi della protesta scoppiata prima che partisse il piano straordinario che prevedeva alcune aperture pomeridiane d’eccezione nelle postazioni decentrate proprio per smaltire le lunghe code.

Ad oggi ,sui tavoli dei dipendenti restano circa 7.000 pratiche da lavorare, mentre sono stati circa 3000 i documenti rilasciati dal 1 al 15 novembre tra turni mattutini e pomeridiani regolari e quelli aggiuntivi.

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